Un anno fà è stata scattata questa foto da un balcone di Bergamo, un'immagine surreale, camion militari che trasportavano le centinaia di vittime della prima grande ondata di Civid-19.
Una foto che fece presto il giro del mondo, uno scatto che sancisce la sofferenza ed il dolore dell'Italia, degli italiani.
Un'immagine che diventa l'icona del nostro lutto nazionale.
Da Sindaco, per il paese di Brusciano, ho da subito messo in atto meccanismi per la tutela dei cittadini. Tavoli tecnici, sistemi di comunicazione con Regione, Asl, medici di base per il completo monitoraggio e tracciamento dei positivi, assistenza per ogni singolo cittadino che ne aveva bisogno.
Un dovere il mio, che da primo cittadino, da uomo, da figlio, da genitore ho eseguito con grande senso di responsabilità.
Mi sconcerta solo che adesso, dopo i tanti sacrifici fatti, dopo la scelta scellerata di 14 soggetti, ormai a Brusciano non ci sono più comunicazioni in merito al Covid, ai positivi, non si sa il tasso di positività, nessuna più informazione nessun aggiornamento.
Ringrazio tutti i cittadini che, con spirito di sacrificio, hanno affrontato momenti difficili senza mai mollare, che sono stati rispettosi per il prossimo e per le regole.
Si, è vero adesso, non sono più il vostro Sindaco ma vi sono sempre vicino per ogni necessità, perché da cittadino di questo paese, amo Brusciano, lo amo con il cuore.
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