martedì 23 marzo 2021

ED ANCHE ALL'EX CONSIGLIERE COMUNALE CASTALDO, LA RISPOSTA CHE MERITA! I CITTADINI VANNO INFORMATI, NON USATI E STRUMENTLIZZATI

 Il dottor Antonio Castaldo ieri l’altro, domenica 21 marzo, primo giorno di primavera, ha pubblicato sulla sua pagina fb nel suo stile, come nella sua pratica politica, una risposta a quella che definisce una campagna diffamatoria contro la sua persona e altri ex consiglieri comunali, che hanno presentato le dimissioni.

Dimissioni depositate in uno studio notarile, che hanno lasciato la cittadinanza senza sindaco e determinato l’arrivo del commissario prefettizio, mentre si manifestava la terza ondata della pandemia, si aggravava la crisi economica e sociale del paese e si partiva con la realizzazione di importanti opere pubbliche, portando a compimento l’azione di risanamento amministrativo e di cambiamento della città, anche in relazione alle nuove modalità di conferimento dei rifiuti, che hanno consentito di iscrivere al ruolo TARI, centinaia di evasori.

Una scelta grave ed inspiegabile che ha procurato l’interruzione dell’interlocuzione con l’ASL NA 3 SUD, finalizzata alla gestione dei vaccini, all’individuazione di un punto vaccinale sul territorio (importante soprattutto per gli anziani, per le persone affette da gravi patologie e con difficoltà motorie), la paralisi del tracciamento quotidiano dei contatti stretti e dei contagiati, del bollettino periodico della curva pandemica su dati locali, della sinergia con i medici di base e con le unità di assistenza, per meglio fronteggiare le emergenze, rappresentate da positivi sintomatici, in condizioni di salute precaria.

Anche il presidio per l’effettuazione dei tamponi in modalità drive in è stato smontato. Eppure, veniva fatto istallare con efficace e veloce impegno amministrativo, in un momento di grande criticità, che costringeva i cittadini ad attese e file estenuanti.

I cittadini ricorderanno che anche quest’obiettivo veniva salutato non con entusiasmo, ma con polemiche, come sempre pretestuose ed infondate, da buona parte degli ex consiglieri comunali. Finanche, l’ex consigliere Castaldo, in quell’occasione, chiedeva agli uffici come l’Amministrazione fosse riuscita a raggiungere tale obiettivo.

Irresponsabili dimissioni, che hanno anche determinato, quindi la brusca interruzione di tutte le attività esercitate dal Sindaco – Autorità Sanitaria, con grande senso di dovere e di responsabilità.  

Il Castaldo, tra l’altro, ricorderà benissimo, come altri 4 suoi colleghi, dei controlli del 28 febbraio u.s., allorquando venivano invitati dalla Polizia Municipale al rispetto delle norme anti Covid e del Codice della Strada.

Il dottor Castaldo mi accusa di diffamazione, insieme a quanti, tra parlamentari ed associazioni, ne condividevano il mio operato, mettendo insieme una serie di sostantivi e aggettivi dispregiativi, di gran lunga più insultanti e diffamatori di un doveroso e legittimo interrogativo sui veri motivi delle dimissioni. Dal momento che esse sono arrivate a pochi giorni dalla decisione prefettizia di disporre misure di protezione personali, per le conseguenze di tutte le attività amministrative e giudiziarie, poste in essere, contro la delinquenza ed il malaffare. Ciò, mi esponeva a gravi rischi e pericoli e, tuttavia, gli ex consiglieri comunali non avvertivano la necessità ed il dovere di esprimermi leale vicinanza e solidarietà.

Si tratta di un tentativo di innalzamento dell’asticella dello scontro che da politico diventa giudiziario, classico di chi si accorge di essere a corto di serie ragioni e di fondate argomentazioni a sostegno delle proprie scelte. Di scelte assunte autoritariamente ed autoreferenzialmente, senza alcun confronto ed interlocuzione politica, con chi si aveva il dovere di rappresentare.

Sono stato definito da Castaldo persona “accentratrice, intemperante, aggressiva” e a seguire “autoreferenziale, fallimentare insensibile e sorda”.

Gli iscritti, i militanti storici del PD e la cittadinanza, sul punto, ricordano benissimo, l’insussistenza di tale brutale affermazione.

Sono più di dieci anni, infatti, che la gestione e la conduzione familiare del Pd, per nulla incline all’inclusione, al confronto ed all’impegno costante sulle tematiche sociali, urbanistiche ed economiche del territorio, ha precluso ogni tentativo di ricostruzione di un centro sinistra forte, radicato e competitivo nelle diverse tornate elettorali.

Ogni proposta e tentativo di ragionamento per lavorare alla ricostruzione di percorsi comuni ed unitari, con l’individuazione di candidati a Sindaco condivisi, anche attraverso l’indizione delle primarie è stata sempre rifiutata.

Nel corso dei 32 mesi di amministrazione è stato più volte proposto un tavolo programmatico, con l’allargamento di maggioranza al PD. Ma, il Consigliere Castaldo rifiutava ogni confronto costruttivo ed ogni disponibilità a dare il proprio e concreto contributo nell’interesse del paese. Nelle poche e sporadiche apparizioni del Castaldo presso la casa municipale, ed anche di quelle dei suoi ex colleghi consiglieri comunali, venivano formulate solo richieste ed assunte informazioni sommarie sulle attività amministrative in corso, per risanare i guai pregressi e per realizzare gli obiettivi di amministrazione.

Mai una disponibilità, una partecipazione e mai un contributo attivo a risolvere questioni complesse e spesso risalenti, che lasciavano lo stesso molte volte esterrefatto. Così, anche le proposte erano inesistenti o giungevano spesso in ritardo ad azione già in corso di organizzazione e programmazione. In ordine alle sue numerose richieste di accesso agli atti, si chiede al Castaldo, il perché di alcun riscontro a seguito della valutazione dei documenti acquisiti e verificati; forse perché non aveva nulla da obiettare e/o da censurare?

Le attività degli ex consiglieri comunali erano spesso incentrate sulla critica a prescindere.

Gli interessi del paese possono soccombere all’esclusivo tentativo di ciascuno di realizzare le proprie ambizioni, seppure legittime????

La coincidenza delle dimissioni non riguarda esclusivamente la misura di protezione, le minacce da me ricevute, le denunce sporte e l’azione amministrativa di contrasto alla criminalità ed a tutela della legalità e del territorio, ma le opere che si stavano appaltando e realizzando, le assunzioni che erano in corso.

In sintesi, un maestoso tempismo. Poiché, tra pochi mesi i frutti della politica perbene sarebbero stati ancora più visibili alla cittadinanza, che finalmente poteva lasciare alle spalle disagi, disastri, creati spesso ad hoc, crisi economica e di vivibilità.

Tali disagi e ritardi nel realizzare correttamente ed imparzialmente l’azione amministrativa sono costati troppo al paese ed hanno aumentato la possibilità che qualcuno potesse meglio realizzare il suo bene in comune a discapito del bene comune, del bene di tutti.

Sono anni che mi impegno con tanti cittadini a combattere politiche urbanistiche sbagliate, dannose per il territorio, per l’agricoltura, per l’imprenditoria e per l’artigianato locale; a denunciare opere pubbliche costose ed inutili (vd. Parcheggio sotterraneo); a segnalare al Prefetto condizionamenti ed azioni amministrative sbagliate (incontro con l’allora Prefetto, dott. Pansa). In queste battaglie poche volte ho incrociato i consiglieri dimissionari, né i loro congiunti o alleati, non li ho mai visti come compagni di viaggi.

In queste battaglie mi accompagnavo a mio padre, Mattia Montanile, che mi ha insegnato cosa è la POLITICA, quella autentica, a servizio del paese, e non strumento di realizzazione di interessi personali o familiari. Di questo posso solo vantarmi!

I parlamentari, le associazioni che mi hanno dato pubblicamente ed a testa alta la vicinanza, per quanto ho subito, per aver onestamente, correttamente e con coraggio realizzato, vanno ringraziati pubblicamente.

In questi giorni a Brusciano si sono rincontrati identici valori, storie e culture politiche, che hanno come obiettivi la lotta alla camorra, la legalità e la tutela della nostra carta costituzionale, che a Brusciano, anch’essa, è stata sbandierata troppe volte e strumentalmente.

La mia vicenda ha avuto, per la sua peculiarità, un rilievo nazionale, mentre le rappresentanze “politiche” locali si sono lasciate al loro silenzio, alla loro distanza o a tardivi messaggi di facciata.

Tutti i rappresentanti delle istituzioni, dei diversi colori politici, e delle associazioni che mi hanno raggiunto ed offerto il loro disinteressato sostegno lo hanno fatto, perché non ci si divide su questi temi, e poi perché conoscono la mia storia politica, professionale e familiare.

Lo stesso Castaldo afferma che queste rappresentanze avrebbero osato parlare di lui senza conoscere la sua storia politica. Gli consiglio di riflettere bene sulla sua affermazione e di domandarsi, il perché non è conosciuto, da chi, da anni, nel nostro territorio fa politica seriamente e si impegna per i diritti, per la legalità e contro il malaffare.

Chi la lotta la fa veramente, con la militanza, con le denunce, con le iniziative, con passione e non soltanto con gli slogan o con la reticenza, tipica di chi tollera e non denuncia, è inevitabilmente conosciuto ed apprezzato.

Singolare è l’affermazione del Castaldo, allorquando afferma che rimarcava la sua totale avversione e distanza “quando venivo a conoscenza, direttamente ed indirettamente, di atti e minacce rivolti ai rappresentanti eletti del mio paese”.

Il politico ha il dovere di denunciare tali condotte e di porre in essere azioni concrete.

Di fare fatti e non chiacchiere!

Tali logiche ed approcci metodologici sbagliati, tali condotte incompatibili con il buon e sano agire politico, hanno, nel corso degli anni, prodotto un disastro amministrativo, hanno lasciato il paese al totale degrado ed al suo impoverimento.

Io non ho nulla da strumentalizzare o onde da cavalcare. Ho tanto da testimoniare e da rendicontare!

Non ho mai revocato nomine ed avvicendato amministratori a causa di una mia, inesistente, volontà accentratrice e di una gestione personalistica.

 In 32 mesi ho sostituito un vice-sindaco ed un assessore dimissionari, tre altri assessori dopo 14 mesi, su richiesta della mia maggioranza consiliare di azzeramento di giunta, che ne determinava le loro dimissioni.

Ho espresso in più occasioni pubbliche l’apprezzamento per il grande contributo dei tre assessori e la mia personale stima nei loro confronti.

 Tutti sanno che quell’azzeramento fu da me accettato, ma non condiviso.

Anche il dottor Castaldo lo dovrebbe sapere, ma a lui fa comodo raccontare una storiella falsa per accreditare il raccontino della mia, presunta, mancata attitudine al dialogo ed alla condivisione del lavoro di squadra.

 I tre assessori furono sostituiti solo per evitare di azzerare il lavoro avviato sulla strada del progetto di rinnovamento, di rilancio e riscatto della città, ripristinando legalità, trasparenza e regolarità dei conti.

Una decisione presa per continuare a fare chiarezza sui guasti morali e contabili di decenni di cattiva amministrazione.

Come di consueto nella storia del Mezzogiorno, il Castaldo passa al contrattacco per seminare dubbi e insinuazioni denigratorie, su chi si è esposto nel lavoro di risanamento, nella lotta al malaffare e alla delinquenza organizzata, tentando con il discredito e con la delegittimazione di fare  da battistrada a quanti vogliono chiudere i conti con il processo avviato dalla primavera del 2018.

L’impegno e la determinazione a fare bene e a puntare sull’efficienza diventano per Castaldo un disvalore meritevole di azioni di sciacallaggio.

A fine agosto 2018, a distanza di poco più di un mese dalla mia proclamazione a Sindaco, quale malessere diffuso si poteva registrare, quale inconsistenza dell’azione amministrativa si poteva censurare?

Ebbene il Castaldo partì in quarta, con un manifesto pubblico, chiedendo le mie dimissioni, utilizzando strumentalmente un’azione di boicottaggio della Ballata dei Gigli messa in atto da un comitato che lasciò l’obelisco in Via Semmola, nel tentativo di bloccare la festa, in grave violazione del regolamento comunale.

Condotte regolarmente sanzionate.

E poi l’ex consigliere dimentica, dimostrando scarsa propensione ai tempi, alle modalità ed al funzionamento della macchina amministrativa, che la Festa dei Gigli del 2018 fu organizzata in circa 30 giorni lavorativi, partendo da zero fondi in bilancio e da gravissime violazioni regolamentari consumate prima della mia Amministrazione. Eppure nonostante il periodo ferragostiano si riusciva: a costituire l’Ente Festa, ad ottenere finanziamenti, ad avere il null’osta dalla Prefettura, a realizzare maggiori controlli e legalità, ad istallare i parcometri, a realizzare tutti gli eventi storici e numerose iniziative, che Brusciano vedeva per la prima volta in 143 anni, ad es. I BAMBINI IN FESTA, con il paese pulito e presentabile ai visitatori. Con la mia costante presenza, si riuscivano a gestire criticità e ad evitare la sospensione definitiva della nostra amata Festa.

Singolare è la sua affermazione, allorquando suggerisce l’archiviazione  del regolamento. Per generosità, invito il Castaldo a considerare che i regolamenti si applicano, fino a quando sono vigenti, non si archiviano. Al limite si modificano.

L’applicazione del Ragolamento in questione è stata garantita per tutto il periodo della mia Amministrazione, con il supporto e l’ausilio dell’Ente Festa.

 Tant’è che a dicembre 2018 veniva organizzata la Festa dei Gigli del 2019 e finalmente si celebravano le Festività Nazionali del 25 aprile, del 1 maggio e del 2 giugno, un tempo dedicate alle questue. Quest’è la mia cultura.

Fu, già, quello un atto di collaborazione o di sabotaggio per bloccare il processo di cambiamento fin dall’inizio?

Il giudizio circa il fallimento dell’attività amministrativa nei 32 mesi del mio mandato e la scelta dei consiglieri di determinarne la fine sono dovuti forse alla paura che se avessi continuato ad operare sarebbero emersi, contestualmente, il disastro del passato e l’efficienza del mio operato?

Il Dottor Castaldo, specialista nella pratica politica dell’apparire, fingendo strumentali propositi collaborativi, il 25 Agosto 2020, non a Luglio, invece, come sarebbe stato necessario, a mezzo Fb propose all’Amministrazione eventi, al solo scopo di costruirvi polemica, senza che ci fosse il tempo necessario per valutare la loro fattibilità.  

Un fare inaccettabile, per un esponente di un partito di governo nazionale e regionale.

Un atteggiamento aggravato dal fatto di proporre, fuori termine e contro ogni logica, un programma di iniziative a chiaro rischio di assembramenti ed in contrasto con l’emergenza Covid e con l’obbligo dell’Autorità Sanitaria e di governo di mettere al primo posto la salute dei cittadini, con massima precauzione e prevenzione possibile.

Il Castaldo, in questo caso, si è mosso come sempre con furbizia e slealtà, anche nei confronti dei suoi, per la verità pochissimi, iscritti e militanti.

Il contrasto all’evasione dei tributi: è anche questa per Castaldo il frutto di una persona aggressiva?

O è la cultura dell’eguaglianza, nel rispetto del dettato costituzionale, di norme, con sommo impegno civile e senso delle istituzioni?

Il dottor Castaldo è capace di riconoscere che Brusciano è più pulita oggi, dopo 32 mesi di Amministrazione Montanile, dotata di un riformato servizio di rimozione dei rifiuti, più efficiente, allo stesso costo del passato?

E’capace di ammettere:

Che il tempo per il rilascio dei Permessi di Costruire si è ridotto?

Che si è istituito lo sportello telematico e si sono insediate due commissioni sismiche?

Che sono stati approvati schema tipo e linee guida, che hanno consentito di sbloccare, legittimamente, importanti interventi e rilanciare l’operatività di un P.U.C., i cui vincoli erano già decaduti al mio insediamento?

E’capace di leggere la qualità e la quantità dell’Attività Amministrativa prodotta o dovremo ricordarglielo noi nelle Aule Giudiziarie?

 E’diritto di un cittadino onesto ad avere un’informazione corretta, che eviti strumentalità, manipolazioni e diffamazioni?

Non sono stato io a diffamare, ma i consiglieri dimissionari che con il loro volantino - documento hanno denigrato, non su un solo punto, ma su tutto l’arco dell’Attività Amministrativa.

Per concludere corre l’obbligo di invitarvi a farla finita sulla questione della presunta mancata costituzione di parte civile in un processo per estorsione, perché i termini della questione vi sono stati spiegati più volte.

Provvedete a prendere atto ed a riconoscere di aver iniziato a bonificare ed a mettere a norma l’isola ecologica, realizzando infrastrutture e predisponendo ulteriori interventi con Fondi di altri Enti; di aver provveduto ad implementare la rete di video sorveglianza su obbiettivi sensibili e di aver contrastato, a servizio della sicurezza dei cittadini, la zona di spaccio e le attività estorsive.

Tirate fuori i veri motivi delle dimissioni presso lo studio notarile!

Visto che i fatti si sono incaricati di dimostrare il contrario, il dottor Castaldo, invece di chiedere scusa e fare autocritica, mi denuncia per diffamazione e continua ad offendermi, definendomi una personalità che usa la lotta alla criminalità per perseguire altri scopi, con la quale non è possibile costruire un dialogo. 

Si vuole forse insinuare che la Prefettura ha deciso di disporre la misura di protezione personale, senza fondamenti?

Si abbia il coraggio di esplicitare quali sarebbero gli altri miei scopi.  

Sono pronto a venire nelle Aule di Tribunale, al fine di conoscere gli obiettivi perseguiti con le vostre dimissioni, e nel contempo comunicare ai cittadini di Brusciano la strada necessaria da percorrere per rilanciare la vitalità, la legalità, il lavoro, la sicurezza, l’economia e la democrazia  nella nostra Città.

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